Durante i lavori in gruppo , quando frequentavo il primo anno della scuola di psicoterapia, ho iniziato a fare caso ad una voce, una vocina interna che mi faceva rimanere seduta in disparte mentre avrei voluto alzare la mano, intervenire, gridare, muovermi e oppormi. È stata sempre questa voce ad impedirmi- per anni- di ballare alle feste, di fare sport o guidare la macchina. Mi ha fatto anche rinunciare a viaggiare da sola facendomi sempre sentire non abbastanza pronta, preparata e competente.
Quella vocina appartiene al mio sabotatore interno e la frase che mi ha tramandato e che io ho preso come verità assoluta è “ non sono abbastanza competente/ qualificata”.
Il nucleo disfunzionale alla base di questa credenza è che per essere davvero competente bisogna sapere T U T T O di un determinato argomento in un certo ambito.
Tutto quello che si è raggiunto e che dimostrerebbe la propria esperienza e competenza, è vissuto non tanto quanto meritato ma come un vero e proprio “colpo di fortuna”.
🫧 Condannarti all’irreale possibilità di sapere tutto vuol dire vivere con la sensazione di essere sempre poco, di sapere sempre troppo poco e questo vissuto inciderà fortemente sui tuoi pensieri e le tue azioni andando a innescare vere e proprie profezie auto-avveranti.
Esistono altre due frasi tipiche da sabotare interno:
- “ se fossi davvero brava, allora sarebbe facile”;
- “Tirarsi indietro è segno di debolezza”;
🫧Ne primo caso la credenza di base è che se qualcosa richiede impegno e sforzo, allora questo significa che non si è bravi abbastanza: se fossi davvero brava in questo sarebbe un gioco da ragazzi! L’autostima sembra essere conseguenza di quanto naturali e semplice riescono le cose. Difficilmente con questo nucleo di credenze si riesce a chiedere ed accettare aiuto.
Fallire, provare, sbagliare, ricominciare. Iniziare a coltivare la consapevolezza che è impossibile avere risultati nel tempo senza impegno, senza sforzo.
🫧 nel secondo caso la credenza nucleare gira tutta intorno alla perfezione: si cerca sempre una conferma esterna, l’
ammirazione degli altri. Il successo è legato non a quello che viene fatto, ma a quanto viene fatto. Il sabotatore interno richiede bravura in tutto .
🪄 Pozione magica:
Abbandonare l’abitudine di confrontare noi stessi o la nostra vita con quella degli altri in maniera inappropriata;
Coltivare l’abitudine di confrontare noi stesse con la nostra “me del passato” e Avere occhi teneri e sapere riconoscere i propri miglioramenti, la propria crescita.
Fare “del proprio meglio” e non “fare meglio”.
Hai mai fatto caso a questa presenza interna? Quale è la frase che pronuncia più spesso?